07/09/2010
Dicono di noi ... Il Padoski non molla
il mattino di Padova— 06 settembre 2010 pagina 33 sezione: ALTRE
CAVARZERE. Alla prima uscita stagionale il Padosky femminile manca il risultato per un soffio. L’andata di Coppa Italia finisce con un 4-3 che lascia aperte le speranze per la gara di ritorno prevista per domenica prossima. La condizione fisica non è ancora delle migliori visto che le padovane si sono fermate a Cavarzere di rientro dal ritiro pre campionato. Tuttavia si è visto un buon gioco e grande grinta, tanto che il primo tempo si è concluso sul 2-1 per la formazione di Peppato, grazie a due gol di Giorgia Mazzucato, il primo dopo appena 3 minuti con un potente diagonale, il secondo su rigore concesso per fallo di mano in area. Ma le veneziane non sono certo rinunciatarie e iniziano un pressing che sfocia nel gol al 22’, dopo un tentativo fallito di Voltan di chiudere i conti con un 3-0 netto. Nella ripresa, galvanizzate dal gol e con desiderio di rimonta le veneziane trovano il pareggio e sfiorano il vantaggio. Ormai spossate e con poche energie a causa della condizione fisica precaria, le padovane traggono dalla riserva di benzina la forza necessaria per non farsi mettere sotto e si portano nuovamente in vantaggio al 13’ con Gobbato. Complice la stanchezza le padovane non riescono a reggere fino al 90’ e hanno così lasciato spazi alle avversarie che ne hanno approfittato, siglando prima il pareggio al 19’ e poi, al 32’ il gol della vittoria. (Marianna Pagliarin) GORDIGE-PADOVA 4-3 ZENSKY-PADOVA : Schiavo, Sarain, Pizzeghello, Dal Pozzolo, Gobbato, Bompan (510 Tabacchi), Mazzucato, Stefani (780 Lazzaretto), Voltan (530 Zanon), Jon, Baldan. A disp: Bedendi, Bisato, Chilesotti, Mazzucato A., Zanon, Tabacchi, Lattenero. All.: Peppato
"Dal profondo della notte che mi avvolge,
buia come il pozzo più profondo che va da un polo all'altro,
ringrazio gli dei chiunque essi siano
per l'indomabile anima mia.
Nella feroce morsa delle circostanze
non mi sono tirato indietro né ho gridato per l'angoscia.
Sotto i colpi d'ascia della sorte
il mio capo è sanguinante, ma indomito.
Oltre questo luogo di collera e lacrime
incombe solo l'Orrore delle ombre,
eppure la minaccia degli anni
mi trova, e mi troverà, senza paura.
Non importa quanto sia stretta la porta,
quanto piena di castighi la vita.
Io sono il padrone del mio destino:
io sono il capitano della mia anima."
William Henley
martedì 7 settembre 2010
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